Le Cinque Terre

formano una delle aree mediterranee più incontaminate ed estese in Liguria, un regno di natura e profumi selvaggi, conservatosi com'era in passato.
Visitare le Cinque Terre significa visitare cinque paesi sospesi tra mare e terra, aggrappati su scogliere a strapiombo e circondati da colline verdissime, significa conoscere la storia di chi da secoli lotta con un territorio difficile, ma anche gustare il frutto di questa millenaria fatica nella particolarità dei vini e dei prodotti.
Visitare questi paesi significa apprendere la cultura dei muretti a secco e della vigna, dei pescatori e delle loro reti, delle scoscese valli e dei loro sentieri…
Chi giunge alle Cinque Terre può scegliere tra un tuffo in mare o un'arrampicata sui colli, tra una passeggiata nei carruggi o una gita in barca, un pellegrinaggio ad un santuario o un pranzo a base di pesce. Un paesaggio unico al mondo, in cui uomo e natura convivono, da sempre, in straordinaria armonia.

Monterosso, il centro più occidentale delle Cinque Terre, raggiungibile a piedi seguendo il tratto più impegnativo del "Sentiero Azzurro" è Monterosso al Mare.
Il paese è a ridosso di colline coltivate a vite ed ulivo. La vegetazione circonda l'abitato come un abbraccio; le sue stupende spiagge, le meravigliose scogliere a picco e le acque cristalline del mare rendono questo paesino tra i più accoglienti della riviera ligure di levante. La torre medioevale Aurora, situata sopra il colle dei Cappuccini, separa il borgo antico da quello moderno. Nella chiesa di San Francesco sono custodite opere di notevole rilevanza tra cui la Crocifissione da molti attribuita al Van Dyck.

Vernazza, un suggestivo sentiero tra macchia mediterranea e coltivazioni in parte abbandonate, raggiunge il punto più alto del percorso e conduce al paese.
Paese fondato intorno al mille, acquisì nel tempo forti e radicate tradizioni marinare. La presenza di elementi architettonici di pregio, quali logge, porticati, portali, testimonia che il livello di vita di un tempo era economicamente e socialmente superiore a quello degli altri centri delle Cinque Terre.

Corniglia è situata su un promontorio roccioso a picco sul mare, ai margini di una conca intensamente coltivata a vigneti. Più legato al territorio che al mare, questo piccolo centro ha destinazione agricola e presenta una tipologia urbana simile a quella dei nuclei rurali dell'entroterra. La parrocchiale di San Pietro è uno dei più interessanti monumenti gotico-liguri delle Cinque Terre, edificata nel 1334 sui resti di una cappella del XI secolo è stata in seguito rimaneggiata e presenta all'interno sovrapposizionibarocche. Sotto il sagrato vi è un edificio con archi gotici in pietra nera che la tradizione identifica con l'antica stazione di posta della famiglia Fieschi

Da Manarola ha inizio una strada pedonale altamente suggestiva chiamata Via dell'Amore. Il percorso si snoda lungo la costa, a picco sul mare, e permette di raggiungere Manarola con una passeggiata di circa 30 minuti. Il borgo ha origini molto antiche, ma è difficile tracciarne un profilo storico ben definito a causa della magra bibliografia, che presenta soltanto ipotesi. In posizione dominante, a monte dell'abitato, si trova la chiesa parrocchiale del 1338 in stile gotico. Riparato da una gola chiusa tra due speroni rocciosi si trova il porticciolo.

Riomaggiore è la più orientale delle Cinque Terre, Le origini del paese risalgono secondo la tradizione all'VIII secolo, quando venne fondato da un gruppo di profughi greci sfuggiti alla persecuzione iconoclasta di Leone III l'Isaurico. Le prime notizie storiche riguardano il suo passaggio dai Fieschi alla Repubblica di Genova nel 1276. L'abitato presenta una struttura urbana organizzata secondo una serie di percorsi pedonali, impostati lungo le linee di livello del terreno, che permettono l'accesso anche ai piani superiori delle abitazioni, di cui le più antiche, sullo schema della casa-torre, sono sviluppate in altezza e disposte in schiere parallele. Nella parte alta vi è la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, costruita nel 1340 dal vescovo di Luni. Nel 1870 la facciata minacciava di crollare e venne rifatta in stile gotico. Nei pressi vi è la casa ove a partire dal 1870 soggiornò varie volte Telemaco Signorini, che in numerosi dipinti ritrasse aspetti caratteristici di questo luogo. Da qui si scende all'oratorio dei Disciplinati del XVI secolo; mentre dalla parte opposta in posizione elevata vi sono cospicui avanzi del castello del XV - XVI secolo ove venne sistemato il cimitero vecchio. A Riomaggiore ha inizio una strada pedonale altamente suggestiva chiamata Via dell'Amore.



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